La dicotomia sacro-profana è un’idea posta dal sociologo francese Émile Durkheim , che la considerava la caratteristica centrale della religione : “la religione è un sistema unificato di credenze e pratiche relative alle cose sacre, vale a dire, le cose messe a parte e proibito.” [1] Nella teoria di Durkheim, il sacro rappresentava gli interessi del gruppo, in particolare l’unità, che erano incarnati in simboli di gruppi sacri, o totem . Il profano , d’altra parte, ha coinvolto banali preoccupazioni individuali. Durkheim affermò esplicitamente che la dicotomia sacro-profana non era equivalente al bene / male . Il sacro potrebbe essere buono o cattivo e anche il profano potrebbe esserlo. [2]
L’affermazione di Durkheim dell’universalità di questa dicotomia per tutte le religioni / sette è stata criticata da studiosi come l’ antropologo britannico Jack Goody . [3] Goody ha anche osservato che “molte società non hanno parole che si traducono come sacre o profane e che alla fine, proprio come la distinzione tra naturale e soprannaturale, è stato un prodotto del pensiero religioso europeo piuttosto che un criterio universalmente applicabile”. [4]
Come spiega Tomoko Masuzawa in The Invention of World Religions: O, Come fu preservato l’universalismo europeo nel linguaggio del pluralismo , questo sistema di religione comparata privilegiava il cristianesimo a spese dei sistemi non cristiani (2005). Qualsiasi cosmologia senza un binario sacro / profano era resa invisibile dal campo degli studi religiosi, perché il binario doveva essere “universale”.
Vedi anche
- Carnevale e Carnevale
- Corpo grottesco
- Kegare
- Mircea Eliade
- Rituale e cerimonia
- Sacro e Profano (8 testi medievali) (composizione corale, di Benjamin Britten)
- Amore sacro e profano (olio su tela, di Tiziano)
- Controllo sociale
Note
- Salta su^ Durkheim 1915, p. 47
- Salta su^ Pals 1996, p. 99
- Salta su^ “La distinzione sacro-profana non è universale” . Estratto il 2007-07-10 . citazione: “né ilLo Dagaa[gruppo di Gonja,ndr editor] sembra avere alcun concetto equivalente alla dicotomia più vaga e non imparentata tra sacro e profano”
- Salta su^ “Sacro e Profano – i critici di Durkheim” . Estratto il 2007-07-10 .