L’impatto culturale del contatto extraterrestre è il corpus di cambiamenti della scienza terrestre, della tecnologia, della religione, della politica e degli ecosistemi derivanti dal contatto con una civiltà extraterrestre. È strettamente correlato alla ricerca dell’intelligenza extraterrestre (SETI), che tenta di individuare la vita intelligente piuttosto che analizzare le implicazioni del contatto con quella vita. I potenziali cambiamenti da contatto extraterrestre potrebbero variare notevolmente in termini di grandezza e tipo, in base al livello di avanzamento tecnologico della civiltà extraterrestre, al grado di benevolenza o malevolenza e al livello di comprensione reciproca tra sé e l’umanità. Il mezzo attraverso il quale l’umanità viene contattata, che si tratti di radiazione elettromagnetica, interazione fisica diretta, artefatto extraterrestre o altro, può anche influenzare i risultati del contatto. Incorporando questi fattori, sono stati creati vari sistemi per valutare le implicazioni del contatto extraterrestre. Le implicazioni del contatto extraterrestre, in particolare con una civiltà tecnologicamente superiore, sono state spesso paragonate all’incontro di due culture umane molto diverse sulla Terra, un precedente storico essendo lo Scambio colombiano. Tali incontri hanno generalmente portato alla distruzione della civiltà che riceve contatto (al contrario del “contattore”, che inizia il contatto), e quindi la distruzione della civiltà umana è un possibile risultato. Il contatto extraterrestre è anche analogo ai numerosi incontri tra specie non-native e invasive che occupano la stessa nicchia ecologica. Tuttavia, l’assenza di contatti pubblici verificati fino ad oggi comporta conseguenze tragiche ancora ampiamente speculative.
Per rilevare le civiltà extraterrestri con i radiotelescopi, è necessario identificare un segnale artificiale e coerente su uno sfondo di vari fenomeni naturali che producono anche onde radio. Telescopi in grado di questo includono l’Osservatorio di Arecibo a Porto Rico, l’Allen Telescope Array di Hat Creek, in California e il nuovo Cinescopio sferico con apertura Cinquecento metri in Cina. Vari programmi per rilevare l’intelligence extraterrestre hanno avuto finanziamenti governativi in passato. Project Cyclops è stato commissionato dalla NASA negli anni ’70 per studiare il modo più efficace per cercare segnali da fonti extraterrestri intelligenti, ma le raccomandazioni del rapporto sono state accantonate a favore dell’approccio molto più modesto di Messaging to Extra-Terrestrial Intelligence (METI), l’invio di messaggi che esseri extraterrestri intelligenti potrebbero intercettare. La NASA ha poi drasticamente ridotto i finanziamenti per i programmi SETI, che da allora si sono rivolti a donazioni private per continuare la loro ricerca. Con la scoperta alla fine del XX e all’inizio del XXI secolo di numerosi pianeti extrasolari, alcuni dei quali potrebbero essere abitabili, i governi sono tornati ad interessarsi al finanziamento di nuovi programmi. Nel 2006 l’Agenzia spaziale europea ha lanciato COROT, il primo veicolo spaziale dedicato alla ricerca di esopianeti, e nel 2009 la NASA ha lanciato l’osservatorio spaziale Kepler per lo stesso scopo. A febbraio 2013 Kepler aveva rilevato 105 dei pianeti extrasolari confermati, e uno di loro, Kepler-22b, è potenzialmente abitabile. Dopo che è stato scoperto, il SETI Institute ha ripreso la ricerca di una civiltà extraterrestre intelligente, concentrandosi sui pianeti candidati Keplers, con finanziamenti dell’Air Force degli Stati Uniti. I pianeti scoperti di recente, in particolare quelli che sono potenzialmente abitabili, hanno permesso ai programmi SETI e METI di riorientare i progetti per la comunicazione con l’intelligenza extraterrestre. Nel 2009 A Message From Earth (AMFE) è stato inviato verso il sistema planetario Gliese 581, che contiene due pianeti potenzialmente abitabili, Gliese 581d confermati e Gliese 581g più abitabile ma non confermata. Nel progetto SETILive, iniziato nel 2012, i volontari umani analizzano i dati dall’Allin Telescope Array per cercare possibili segnali alieni che i computer potrebbero perdere a causa di interferenze radio terrestri. I dati per lo studio sono ottenuti osservando le stelle bersaglio di Keplero con il radiotelescopio. Oltre ai metodi basati sulla radio, alcuni progetti, come SEVENDIP (Ricerca di emissioni visibili extraterrestri da popolazioni intelligenti sviluppate nelle vicinanze) presso l’Università della California, a Berkeley, stanno utilizzando altre regioni dello spettro elettromagnetico per cercare segnali extraterrestri. Vari altri progetti non sono alla ricerca di segnali coerenti, ma vogliono piuttosto usare la radiazione elettromagnetica per trovare altre prove di intelligenza extraterrestre, come i progetti di astroengineering su scala megascale. Diversi segnali, come il Wow! segnale, sono stati rilevati nella storia della ricerca dell’intelligenza extraterrestre, ma nessuno è stato ancora confermato di origine intelligente.
Le implicazioni del contatto extraterrestre dipendono dal metodo di scoperta, dalla natura degli esseri extraterrestri e dalla loro posizione rispetto alla Terra.