La scala di Bennett, chiamata anche modello di sviluppo della sensibilità interculturale (DMIS), è stata sviluppata dal dott. Milton Bennett. La struttura descrive i diversi modi in cui le persone possono reagire alle differenze culturali. Organizzato in sei “stadi” di crescente sensibilità alla differenza, il DMIS identifica gli orientamenti cognitivi sottostanti che gli individui utilizzano per comprendere la differenza culturale. Ogni posizione lungo il continuum rappresenta organizzazioni percettive sempre più complesse di differenze culturali, che a loro volta consentono esperienze sempre più sofisticate di altre culture. Identificando l’esperienza di fondo della differenza culturale, si possono fare previsioni sul comportamento e gli atteggiamenti e l’educazione può essere adattata per facilitare lo sviluppo lungo il continuum. Le prime tre fasi sono etnocentriche in quanto si considera la propria cultura centrale rispetto alla realtà. Salendo la scala, si sviluppa un punto di vista sempre più etnorelativo, nel senso che si sperimenta la propria cultura come nel contesto di altre culture. Al quarto stadio, le opinioni etnocentriche sono sostituite da viste etnorelative.
Nella sua teoria, Bennett descrive quali cambiamenti si verificano quando si evolve attraverso ogni gradino della scala. Riassunto, sono i seguenti: